Pierluigi Bossi

Sibò (Pierluigi Bossi)

Milano 1907 – 2000.
1907 Pier Luigi Bossi, in arte Sibò, nasce a Milano il 16 Dicembre da Gian Guido Bossi ed Angela Maria Carcano, entrambi appartenenti alla borghesia milanese.

1919 La famiglia di Bossi si trasferisce in Toscana e precisamente sul Monte Amiata in un paese nella provincia di Siena: Abbadia San Salvatore, dove il padre lavora come condirettore alle miniere di mercurio. Sibò da questo anno al 1922 frequenta a Montepulciano le scuole tecniche.

1923-1926 Frequenta l’Istituto Tecnico Tommaso Pendola a Siena. Contemporaneamente prende lezioni d’arte private da Dario Neri e pubbliche da Arturo Viligiardi frequentando “abusivamente” le sue lezioni presso l’Istituto di Belle Arti di Siena.

1927-1929 Esercita la libera professione di geometra per progettazioni e direzione di lavori per la Società “Monte Amiata” e per la Provincia di Siena.

1929-1930 Frequenta il Corso Allievi Ufficiali e il Servizio “Prima Massima” a Torino nei Ferrovieri del Genio. In questa città ha modo di avvicinarsi, senza prenderne direttamente parte, al gruppo dei futuristi torinesi.

1931-1934 E’ a San Casciano dei Bagni dove collabora alla stesura del progetto generale per la Bonifica della Val di Paglia, divenendone Capo Sezione. In questi anni comincia a disegnare progetti architettonici di stampo futurista e aeropitture consistenti in disegni a matita colorata su carta. E’ del 1932 il primo lavoro aerofuturista rappresentante la Bonifica della Valle del Paglia.

1934 Nel mese di marzo viene trasferito a Littoria come Capo Sezione del Comune. Stringe amicizia con il collega Dario Di Gese condividendo con lui l’entusiasmo per l’arte futurista. Nel 1935 a Littoria progetta e sistema il giardino in Piazza del Littorio.

1936 Dal 3 al 10 maggio partecipa alla I Mostra di Arte Provinciale di Littoria tenutasi a Sabaudia e conosce a Marinetti . Sempre in maggio si costituisce il Gruppo Futurista di Littoria di cui fanno parte Di Gese e Bossi, che viene presentato in una trasmissione radiofonica del 22 maggio da Benedetta. Nel settembre, insieme a Di Gese, Sibò esegue una pergamena in ricordo della Legione degli Italiani all’estero reduci dall’Africa Orientale Italiana, commissionata dagli ufficiali per offrirla al console Grillo. Realizzano poi l’opera: Nel Vortice della Gloria sintesi plastica dell’apoteosi di Giorgio De Blasi, donato il 16 ottobre dal Comune di Littoria a S.E. prof. Dante De Blasipadre del pilota aereo deceduto presso Capo Portiere vicino a Littoria.Nell’ottobre-novembre a Roma partecipa, , in coppia con Di Gese con due bozzetti: La guerra in A.O. e L’Assedio economico, presso i Mercati Traianei, alla II^ Mostra di Plastica Murale firmandone anche il Manifesto pubblicato nel catalogo della mostra. In dicembre ordina e organizza la Galleria di Arte Moderna di Littoria, inaugurata dal Capo del Governo il 18 aprile dello stesso mese.

1937 In febbraio allestisce, insieme a Di Gese, nei saloni dell’Albergo Littoria, tre pannelli polimaterici in occasione della festa organizzata dal Dopolavoro rionale “Gattuso”. I temi trattati sono: Marcia su Roma, nella Sala della Rivoluzione; La Bonifica della Palude Pontina, nella Sala della Bonifica; La conquista dell’Impero, nella Sala dell’Impero. In marzo partecipa al Congresso di poesia ed arti corporative che si tiene a Littoria. E’ firmatario del manifesto insieme a Benedetta, Brizzi, Buccafava, Carta, Tullio D’Albisola, Di Gese, Farfa, Pino Masnada, Prampolini, Luigi Scrivo, Sanzin, Ignazio Scurto, Tedeschi e Trecca.

In maggio partecipa alla mostra nazionale delle Colonie Estive a Roma ed espone due pannelli polimaterici in coppia con Di Gese: La Bonifica; Forza, Luce, Aria e un modellino della Colonia estiva di Torre Olevole.

1938 In marzo allestisce la mostra delle Massaie Rurali a Littoria nelle sale dell’Albergo Littoria. A maggio, insieme con Di Gese, fornisce alcune rappresentazioni grafiche per l’allestimento della Mostra della Produzione Pontina tenutasi a Littoria. Da maggio a settembre partecipa con il gruppo dei futuristi aeropittori d’Africa e Spagna alla XXI Esposizione Internazionale Biennale di Venezia con un’opera: La conquista dello spazio.

1941-1945 Partecipa alla guerra nei Ferrovieri del genio.

1946-1952 E’ nominato consulente artistico del Comune di Formia dove svolge la sua attività professionale progettando soprattutto ville.

1953-1959 Si trasferisce per lavoro ad Abbadia San Salvatore dove progetta alcune abitazioni civili, il mattatoio e il cimitero. Si adopera attivamente per la valorizzazione turistico-sportiva del Monte Amiata.

1960 Ad Acquapendente (VT) è impegnato in progetti stradali e nel Consorzio per la Bonifica della valle del Paglia.

1961-1982 A Milano, allo studio G.P.M., progetta cliniche, case, cinema, teatri ed edifici industriali. Svolge la sua professione anche in altre parti d’Italia: in Sardegna, a Novara etc. .

1984 In Agosto si tiene una sua mostra antologica nella chiesa di San Martino a Proceno

1986 In Aprile, a Livorno, V Rassegna d’Arte F.I.D.A.P.A.

1986 In luglio a Siena si tiene una mostra personale nel chiostro della chiesa di San Cristoforo. In agosto una mostra personale si tiene a Proceno in Palazzo Sforza.